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SERGIO MATTARELLA/ Forza Italia dice no al candidato del Pd: Le reazioni e i commenti in diretta live
Premio "Biagio Agnes" 2015
Grande gioia: il giornale per cui lavoro ha vinto il premio giornalistico “Biagio Agnes”.
Ecco gli articoli:
(ANSA) – ROMA, 27 GEN – Annunciati a Roma i vincitori del premio giornalistico Biagio Agnes, presieduto da Simona Agnes, alla presenza del presidente di giuria Gianni Letta e del direttore generale della Rai Luigi Gubitosi. I premi saranno assegnati nel corso di una tre giorni in programma a Capri dal 19 al 21 giugno. Il Premio Internazionale andrà ad Alessandra Galloni, responsabile dei contenuti per il Sud Europa per Thomson Reuters, quello per la tv andrà al Tg1 di Mario Orfeo, quello per la radio a Rtl 102.5. Fra gli altri vincitori ci sono l’editorialista de La Stampa Jas Gawronski (Premio alla Carriera), il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (Premio Giornalista nel Governo), il direttore de Il Messaggero Virman Cusenza (Premio per la Carta stampata), il settimanale Closer di Mondadori France (Premio Cultura e SOcietà) e il quotidiano online Ilsussidiario.net (Premio per le Nuove Frontiere del Giornalismo). Ancora, Aldo Cazzullo vince il Premio Giornalista Scrittore e Nathania Zevi di Agorà quello per gli under 35.
Premi a speciali, inoltre, a Bernardo Valli, editorialista de La Repubblica, e a Enrico Vanzina, giornalista, scrittore e sceneggiatore.(ANSA).
Giornata della memoria
Il lavoro più bello del momdo
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di Salvo Agria
L’attesa
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=3msRupsj1h4]
Menzogna
La mano scivola via,
mentre la sfioro.
Solo una dolce illusione,
toccarti i capelli,
mentre volti le spalle.
Corro verso il vuoto delle tue parole,
mi cade addosso il suono della tua voce.
Apro gli occhi e non era un sogno:
c’eri tu, davanti a me,
ridicola menzogna sulla mia strada.
Serena Marotta
Il buio
Stasera ho paura del buio,
cerco il tuo volto con le mani,
ma non posso muovermi.
Sento una porta chiudersi,
e i passi andare giù per le scale,
poi piomba il silenzio.
Il dolore mi fa strisciare,
sono rinchiusa tra queste mura,
mentre l’eco bisbiglia un pensiero nella mia mente:
è la tua immagine di uomo,
che volteggia ridacchiando,
guardandomi inerme,
mentre rotolo giù e non riesco a fermarmi.
Occhi di ghiaccio,
mani povere d’amore.
Occhi tristi,
svuotati da ricordi,
che fantasticano nuove emozioni.
Emozioni rubate,
per collezionare il niente,
in una vita sbiadita.
Tradisci la mia intelligenza,
con azioni stupide da ragazzino capriccioso.
Adesso riesco a muovermi,
ma non cerco più il tuo volto:
è un nuovo giorno,
senza di te.
Lo costruisco con fatica,
scivolando come pioggia,
imprigionata nel sentiero della vita,
la mia, vivace e colorata dal tempo,
che mi accarezza non lasciandomi sola.
È un nuovo giorno,
il mio, e non ho più paura del buio.
Mi guardo e fiera,
sorrido del tuo gesto,
copia distratta del mio passato.
Serena Marotta
Amore. Ma cosa significa?
Quando una mano ti accarezza il volto,
ti fa girare la testa,
passi fatati sotto il cielo che canta: è amore.
Amore. Sublime parola,
adesso spiegami cosa significa.
Sfugge come sabbia tra le mani,
brucia come il sole sulla pelle.
Amore. È dolore, è piacere,
è dondolarsi contro il vento.
Amore è saltare sul materasso ad acqua,
sentire vibrare la voce,
pronunciare un nome.
Amore. È lo sguardo che parla di te,
è il bacio sulle labbra,
che non si dimentica mai.
Amore. È saper stare in silenzio,
quando vorresti gridare.
Amore. È la voglia di tenersi per mano,
camminando a piedi nudi sulla sabbia bollente.
Amore. È lasciarsi bagnare dalla pioggia,
quando si ha l’ombrello.
Amore. È il brivido procurato dal vento,
in una notte d’inverno.
Amore. È il tempo che si ferma,
quando guardo dentro ai tuoi occhi.
Amore. È non sentire il canto ruffiano,
che ti solletica il pensiero del tradimento.
Amore è amore.
Ma cosa significa?
Amore. E’ il bisbigliare tra la folla e sentirsi.
Amore. E’ trovarsi un giorno e riconoscersi.
Serena Marotta
Sguardi
Dignità di uomo,
accompagnalo nel suo viaggio,
lontano da parole ipocrite,
sguardi pieni di nuvole,
cariche di pioggia.
Sa di ritrovarti,
come un sogno nel cassetto,
chiuso e dimenticato.
Svegliati dignità,
accompagnami orgogliosa,
sulla strada sdrucciolevole,
senza farmi cadere.
In bilico, mi ritraggo e
afferro il vuoto lasciato da te,
in un giorno carico di aspettative.
Dignità di donna,
voltati e guardalo andare via,
abbraccia il tuo desiderio,
poi lascialo cadere e dimentica il profumo della sua pelle.
Intanto tu continuerai a specchiarti nel piacere di uno sguardo,
ma non sarà più il mio.
Serena Marotta