Come la tua musica


Rapisci la mia anima,
che vibra insieme alle corde
grazie alla tua musica.
E adesso le nostre mani sconosciute
si incontrano per la prima volta:
complice una rosa,
che ti ruba un sorriso
– tra i respiri della gente –
in un momento fatto tutto per noi.
Ricorderai i miei occhi,
ricorderai le mie mani sconosciute dal gesto gentile
come le tue note, che adesso suonano anche per me.
Serena Marotta
Lorenzo Gatto photographer
by GattodeFigueroa PhotoArt

Il mio futuro


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Corro verso il futuro
tra gli sguardi immobili degli uomini,
che puntano al passato.
Vedono tutto in bianco e nero
e, invece, io voglio una vita piena di colori.
Per questo corro,
corro verso il mio futuro.
Serena Marotta
Street Palermo
Lorenzo Gatto photographer
by GattodeFigueroa PhotoArt

Solo io


Ma cosa vogliono queste facce che mi osservano?
Io sono fatta così. Volo se mi va, mi estraneo dal mondo
e mi diverto quando mi guardano sbigottiti.
Sapessi che gioia essere così come sono io: io.
Solo io posso volteggiare come una libellula
di notte, come un aquila di giorno.
Solo io. E nell’aria, libera, prendo il volo,
osservo il mondo: solo io.

Festa Bohemian Circus
Lorenzo Gatto photographer
by GattodeFigueroa PhotoArt

scatto realizzato nel dicembre 2011

Ti guardo timida


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Ti guardo timida, mentre il tuo occhio mi ritrae.
Sono abbandonata ai rumori del vicolo,
che mi fanno sentire viva nella mia nuova città: Palermo.
Suoni, fantasia, sapori di un momento,
che affascina lo sguardo curioso di un attimo trasformato in luce.
Sono la luce, adesso, nel tuo mirino: uomo.
Scruti nel mio sguardo nascosto e incuriosito dallo scatto.
In un gioco di sguardi mi ritiro in silenzio,
attraverso una danza lenta,
che corre verso di te – attento al movimento-
nel gioco di sguardi furtivi,
catturati da un’immagine: la tua.
Serena Marotta
Street Palermo
Lorenzo Gatto photographer
by GattodeFigueroa PhotoArt

Come quel gabbiano


Mi incuriosiscono le nuvole che corrono leggere in questo cielo d’estate,
dove dondola la gioia di essere bambino.
E nell’aria, oltre le mura scalfite dal colore, si respira il profumo del mare.
Vorrei poter volare come quel gabbiano, che vibra intorno al sole: svolazza leggero come se non gli importasse di tutto quello che lo circonda.
Mentre assisto allo spettacolo del cielo, che si trasforma in tramonto, resto qui a giocare in questo campo, dove l’erba secca rinasce con la nostra presenza.

di Serena Marotta

street Palermo
Lorenzo Gatto photographer
by GattodeFigueroa PhotoArt
foto scattata il 29/04/2012

CattandoAmando


Dondolo sulle tue parole di sconosciuto,
ascolto il timbro sensuale della tua voce,
immagino i tuoi occhi mentre navigano nel mio sguardo.
Intanto i nostri corpi imparano a conoscersi,
guidati dalla luna, che imprigiona il cielo da protagonista.
Serena Marotta

fonte immagine: Internet

Ritratto


Navigo nel tuo sguardo,
accarezzando il colore nero delle tue pupille,
che scintillano di vita.
Accarezzo le tue labbra
con un soffio di desiderio.
Passo le dita tra i capelli d’argento,
che sanno di vissuto.
Contemplo il tuo corpo scolpito da statua greca.
Poi soffoco in sospiri di passione.
Serena Marotta

27 luglio 1835: nasce Giosuè Carducci

Giosuè Carducci nacque oggi – a Valdicastello, in Versilia, nel 1835. Trascorse l’adolescenza e l’infanzia a Bolgheri, nella Maremma pisana. Qui si formò il suo carattere fiero e intransigente, sdegnoso di viltà e compromessi.

Dopo aver frequentato le scuole degli Scolopi a Firenze ed essersi laureato in lettere alla Scuola normale di Pisa, insegnò prima nelle scuole medie, poi letteratura italiana all’Università di Bologna. Proprio a Bologna visse sino alla morte, avvenuta nel 1907. L’anno precedente, primo fra gli scrittori italiani, aveva ottenuto il premio Nobel per la letteratura.

Carducci rappresenta un nuovo aspetto della reazione al secondo Romanticismo, accanto a quella degli scapigliati e dei veristi, ma fu avversario, oltre che dei romantici, anche degli scapigliati e dei veristi. Le poesie del Carducci sono raccolte in sei volumi: Juvenilia, Levia Gravia, Giambi ed Epodi, Rime nuove, Odi barbare, Rime e Ritmi. Alle quali vanno aggiunte la Canzone di Legnano e il Parlamento.
Serena Marotta

http://www.notizie.it/author/semarotta/

Vacanze: meglio da soli

Meglio andare in vacanza da soli. Lo rivela uno studio promosso da Chinò. Per un italiano su tre e’ preferibile trascorrere la vacanza da soli e in posti isolati. Oggi gli italiani scelgono di organizzare le ferie estive in maniera diversa. Lo studio è stato effettuato attraverso 1.000 interviste telefoniche su un campione di persone, comprese tra i 18-65 anni. Oltre 6 italiani su 10 sono alla ricerca di nuovi luoghi da esplorare (64%) e di nuove emozioni da vivere (62%). Un’esperienza, quella delle ferie estive, da vivere da soli (34%), senza un itinerario preciso (37%). Le mete da raggiungere?  Niente Formentera, Mykonos e Porto Cervo, ma le località poco conosciute (37%), che battono quelle mondane (27%) e i centri d’arte (21%). Non servono quindi pacchetti turistici superorganizzati: oggi il turista organizza la vacanza da solo.
Serena Marotta

L’assenza

La lacrima intrappolata dal pensiero,

mentre ingoio sapore di nostalgia.

Striscio verso il sogno

e montagne di carta accatastate

riempiono lo spazio vuoto,

raccontandomi di te.

Disegno polvere di luna con la cenere consumata dalla sigaretta:

è l’attesa di un giorno nuovo,

quando ti vedrò comparire davanti ai miei occhi:

passerò il tempo ad ammirare tutte le forme,

immaginando la bellezza del tuo corpo.

Serena Marotta