Il silenzio delle parole


Si disegnano sul foglio,
ti catturano o ti deridono.
Sono affascinanti,
coinvolgenti.
Ti attirano in una trama,
ti portano dritte alla fine del romanzo
o ti lasciano a metà strada.
Le parole ti prendono per mano,
ti accompagnano nel sogno della vita.
Le parole ti fanno innamorare,
ti costringono a usarle in versi
o ti fanno venire voglia di usarle tutte insieme.
Amore, passione, fascino, attrazione,
esistono parole più belle?
Le parole ti abbracciano,
ti consolano,
ti coccolano,
ti spogliano,
ti lasciano senza fiato,
ti distruggono.
Serena Marotta

                                                         fonte immagine: Internet

Terre lontane in un volto

                                                        Foto di Alessandro Licata
                            

Terra bruciata dal sole
dondola amache di stelle
per queste creature  
dimenticate dal mondo.
Dolce sguardo,
che ti porta lontano,
chissà cosa vedono i tuoi occhi:
magari c’è un mondo nuovo,
che ti aspetta
lontano dal dolore.
Regalaci un sorriso di pace
adesso che il tuo sguardo è lontano,
porta con te la voglia di giocare,
impara ad essere bambino
e a goderti la spensieratezza.
Gioca con i palloncini colorati,
che fluttuano nell’aria.
Impara a prendere il volo,
come loro, e a non stancarti mai di vivere.  
Serena Marotta

L’ora del silenzio

                                          Foto di Alessandro Licata
                                          www.alessandrolicata.it


Il sole sta per nascondersi.
Da qui, in cima,
si respira il silenzio
dell’attesa di
un nuovo giorno.
Ci sarà un altro buongiorno,
altri silenzi da cantare,
altre giornate da ricordare.
Riscalda con i tuoi raggi
il soffio di una carezza nuova,
arriva al mio cuore:
aspetterò anch’io un nuovo giorno e
riempirò la mia valigia
di amore e te la donerò.

L’ombra del vento

                                             Foto di Alessandro Licata


Una carezza leggera
scivola sulle acque profonde del mare.
È una sensazione sublime:
l’odore delle salsedine fa da cornice
al corteggiamento dell’onda,
che arriva per baciarla.
È l’ombra del vento,
che solletica le dita.
Pelle di seta adesso vivi
la passione del mare,
navighi sogni di terre lontane.
Vivi del ricordo di un amore,
soffocato dal respiro del silenzio
di una giornata d’estate.
Vivi quest’attimo di gioia
sogna un futuro di arcobaleno.
Respira palpiti seguendo le onde,
che ti porteranno lontano
sull’isola dei desideri.
Serena Marotta

Ascoltando GliArchiEnsemble


Vibrano uno dietro l’altro,
prima un violino, poi l’altro.
Entrano in scena: c’è pure la viola,
gli accordi che suonano dai violoncelli,
la voce del contrabbasso.
Sono undici voci,
che vibrano nell’aria fresca di primavera
o in una fredda notte invernale,
riscaldandola con l’emozione.
Il suono irrompe grave
sull’anima impazzita,
che si frantuma in polvere d’argento.
Sono gli archi,
che fanno rivivere la musica di un tempo dimenticato,
che risorge in un battito del cuore.
Serena Marotta

Come in un sogno

Come in un sogno

Nuoto verso l’infinito: l’acqua è gelida,

la sento trepidare tra le braccia.

Ora la carezza dell’onda avvolge il corpo,

il suono del mare parla alle orecchie:

nuoto libera nell’abbraccio del sale,

il cielo avvolge il gesto con un sorriso,

il sole accarezza la pelle,

dandole il rossore di un primo bacio.

Lontano sento uno stormo cantare il verbo amare:

l’eco lo accompagna.

Intanto immagino il volto di un uomo,

che mi accompagna con passi decisi sulla sabbia:

tremo sotto lo sguardo delle sue ciglia, che vibrano al vento.

Ci immergiamo in un sogno di estate eterna:

il calore del pensiero mi dà la forza di reagire,

ho con me il ricordo di quel volto, che avvolge i pensieri e li scandisce:

ora sono più vicini e ho la sensazione di accarezzarli con le mani.

Dondolo nel ricordo, guardando al presente:

c’è ancora quel volto, che accompagna il vibrare del pensiero.

Consumo fogli di carta, che portano con sé il profumo che ho immaginato,

il colore dell’inchiostro assomiglia al sorriso di quel volto d’uomo, che sa sorprendermi.

Le parole che scorrono libere sono gocce di pioggia leggera, che bagnano il mare,

dove sto nuotando sogni.

Serena Marotta

Il tempo


Ho imprigionato il tempo
a ritmo di battiti
e ripercorro i sentieri
della mia giovinezza:
erano margherite
su un prato verde.
Erano vasi di cristallo
da tirare a lucido.
Erano gioie di fanciulla.
Ho imprigionato il tempo
a ritmo di battiti:            
sono donna, moglie, madre.
Ho imprigionato il tempo
a ritmo di battiti:
sono nonna e
i miei occhi guardano lontano
un profilo di donna,
che ripercorre i sentieri
della sua giovinezza
a ritmo di battiti.
Serena Marotta
foto di Zino Citelli 

L’occhio della luna


Il tuo sguardo maestoso
riflesso dalla luce,
che dondola il sonno
della città,
che sta per addormentarsi.
Con l’occhio della luna
catturi sogni di ali,
che volano lontane.
Con l’occhio della luna
osservi dall’alto
e da privilegiato ascolti
il rumore del silenzio.
Con l’occhio della luna,
sonnecchi soddisfatto
in attesa di un giorno nuovo
per volare, dominando il cielo
sopra la città, la tua.  
Serena Marotta
   
 foto di Zino Citelli